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  I radiosondaggi in mare - storia

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traduzione di Aki IZ0MVN

Vedi anche: Gli inizi del radiosondaggio 1920-1945 - Vecchie radiosonde (F) - Radiosonda ONM tipo RGS 1940-1955 (F) - I radiosondaggi in mare, ASAP -

Introduzione

  Il giorno in cui l'uomo si è avventurato in mare si è rammaricato di non avere a sua disposizione, prima di lasciare il porto, un buon bollettino di previsioni meteo.
Quando, alla fine del XIXe secolo, gli Stati europei si sono impegnati a creare una rete di monitoraggio meteorologico sono stati costretti a limitarne l'espansione verso ovest, là da dove provengono le masse d'aria che portano principalmente pioggia o sole sul continente.
  Nel 20esimo secolo, l'installazione di apparecchi radio sulle navi ha colmato in parte questa enorme lacuna, ma fu solo nel 1920 che l'Ufficio Meteorologico Nazionale (Office national météorologique, O.N.M.) francese ha cominciato a centralizzare le osservazioni navali. A quel tempo Robert BUREAU, che meno di dieci anni più tardi svilupperà la prima radiosonda della storia, e il direttore del ONM, Generale DELCAMBRE, trattarono con la Compagnie Générale Transatlantique per l'installazione a bordo della sua nave scuola, la "Jacques Cartier", di una stazione meteo che effettuasse non solo misurazioni ed osservazioni per conto proprio ma che operasse anche la centralizzazione delle informazioni raccolte dalle navi che potessero essere contattate via radio e in cambio fornendo loro le previsioni. Nel 1924, le comunicazioni con la metropoli si effettuavano sulle frequenze delle onde corte, in precedenza utilizzate regolarmente soltanto da radioamatori.
  Dopo la prima traversata aerea Ovest-Est di Charles LINBERGH nel 1927, è stata la volta del tandem COSTES e BELLONTE collegare l'Europa al Nord America in direzione est-ovest il 1° e il 2 settembre 1930, contro i venti prevalenti. Durante questo viaggio memorabile sono stati stabiliti quattro contatti tra il loro aereo, un Breguet 19 chiamato "Point d'interrogation" (esposto al Museo dell'Aria di Parigi), e la nave "Jacques Cartier".
  Ancor più che l'aumento del traffico marittimo, è lo sviluppo di compagnie aeree di linea che ha spinto i servizi meteorologici, nella fattispecie l' ONM, a "installare" delle navi meteo stazionarie in mezzo all'oceano [12]. In realtà, bisognerà attendere la fine della guerra perché si metta in atto una vera e propria rete di rilevamento.

Primo radiosondaggio al largo

 Il secondo Anno Polare Internazionale (agosto 1932 - agosto 1933) è stato la grande opportunità per provare su larga scala le radiosonde. A quel tempo non c'era ancora alcuna rete e neanche indagini periodiche. La stessa produzione non era stata ancora industrializzata, perché va detto che lo sviluppo della radiosonda francese (fig. a lato) era appena stato completato (Marzo 1932) e che il suo futuro non era evidente a tutti. L'ONM ha assemblato 200 radiosonde nei suoi locali, con la parte meccanica fornita dalla società Jules Richard.
  Tra le numerose spedizioni effettuale in quell'anno, i francesi stabilirono delle stazioni a Bangui e Tamarasset in Africa e Scoresby Sund, un piccolo villaggio della costa orientale della Groenlandia. Alcuni radiosondaggi furono eseguiti contemporaneamente in Trappes.
  Un lotto di 50 RS fu destinato alla stazione aerologia di Scoresby dove un gruppo di 15 persone, tra cui otto scienziati, è rimasto tutto l'inverno. Durante il viaggio alcune radiosonde sono state rilasciate dalle navi ("Pourquoi Pas?" e "Pollux") che trasportavano gli apparecchi della spedizione.
Sono stati utilizzati anche altri tipi di radiosonde, soprattutto Molchanov. Se la radiosonda dell'ONM ha dato risultati molto soddisfacenti, quella del Sovietico ha deluso i suoi utilizzatori che ne conclusero che il radiosondaggio non era ancora messo a punto.
  Nel 1933 sono stati effettuati dei rilasci sperimentali nel Mediterraneo dalla petroliera militare Elorn.
Queste esperienze serviranno, qualche anno più tardi, per la preparazione di materiali e lo sviluppo di metodi che saranno utilizzati sulla Carimaré, la prima nave-meteo stazionaria nella storia.

La Carimaré

  Alla fine del 1930 la "Jacques Cartier", in fine carriera, lascia il posto alle navi "Cuba" e "Fiandre", altre navi della CGT, che allo stesso modo approfittano delle loro traversate commerciali per raccogliere le osservazioni delle navi che contattano, effettuare misurazioni e diffondere le previsioni. Ma se le rotte che esse seguono sono quelle più frequenti e quindi quelle per le quali i dati meteo sono più utili, ci sono ancora enormi aree del Nord Atlantico che sono fuori dalle rotte principali e per le quali sarebbe interessante avere dei dati. Questo è, per esempio, il caso della zona ad ovest delle Azzorre, interessata dall'omonimo anticiclone. Per capirne meglio i fenomeni atmosferici bisognerà inviarvi una nave-meteo per un paio di settimane; questo bastimento sarà il Carimaré.
  Si tratta di un "uso-promiscuo" (che trasporta sia merci che passeggeri) di proprietà della società Air-France-Transatlantique e trasformata in nave-osservatorio. E' stata soprattutto dotata di uno speciale camino del diametro di 3m, in grado di rilasciare un pallone-sonda praticamente in qualsiasi condizione meteo. Il locale di gonfiaggio è sotto il camino e ospita due generatori di idrogeno (FeSi + soda) che forniscono il gas necessario per palloni in lattice da 400g. Nella sala radiosondaggio, oltre la stazione di ricezione e di registrazione grafica dei segnali ricevuti, si trova il banco di calibrazione della radiosonda. Durante la preparazione, la radiosonda è posta sotto una campana a vuoto in cui la pressione viene misurata con precisione; il numero di impulsi trasmessi dalla sonda a vari livelli di pressione viene misurato e utilizzato per stabilire la curva di calibrazione del sensore di pressione. Quella del sensore di temperatura è anch'essa rilevata accuratamente in una seconda operazione. Le due curve saranno utilizzate per la traduzione in misure fisiche dei dati ricevuti. Le misure di direzione e velocità dei venti in quota sono integrate con l'aiuto di palloncini pilota e di teodoliti, quando la visibilità lo permette.
  Il Carimaré è governato da 62 uomini, tra cui 5 meteorologi e 3 radiooperatori. Prima che la sua carriera non sia interrotta dalla guerra, nell'autunno 1939, è stato in grado di eseguire, tra gli altri, più di 360 radiosondaggi in cinque campagne di misura: Agosto-Novembre 1937, maggio-giugno 1938, Agosto-novembre 1938, marzo-luglio 1939 e agosto-settembre 1939.

Durante la guerra

  Dall'inizio delle ostilità, le osservazioni in mare, che in tempo di pace erano effettuate da navi commerciali, sono state trasferite alle forze armate. Nel mese di giugno 1940, gli Stati Uniti sono ancora fuori dal conflitto e affidano le loro osservazioni meteorologiche in mare alla Guardia Costiera. Il traffico, dentro e sopra l'Atlantico, è ridotto fino all'entrata in guerra degli USA nel 1942 ma già dal Marzo 1941, con lo sviluppo del programma Prêt-bail, è evidente la necessità di disporre di una rete di navi meteorologiche in prossimità delle rotte colleganti le Isole Britanniche e il Nord America. I mezzi della Guardia Costiera sono sostituiti da cinque cargo della prima guerra mondiale riconvertiti in navi meteo, poi in un insieme di varie navi, alcune delle quali sono pesantemente armate e mascherate da navi mercantili, per sfuggire ai sottomarini nemici. Per la maggior parte, esse sono gestite dalla US Navy, il resto fa parte della Royal Navy.

Il periodo d'oro delle navi meteorologiche stazionarie (NMS)

  Nel 1946, a fronte del rapido sviluppo del traffico aereo, il problema della sostituzione dei bastimenti militari assegnati alle osservazioni in mare viene chiesto dall'ICAO, l'Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile. Una rete di 13 stazioni è proiettata nel Nord Atlantico, la Francia è responsabile di operare una di esse: dapprima a 39N, 17W, ovvero una zona situata 500 chilometri a ovest del Portogallo, là dove il Carimaré incrociava nel 1939 (rif. 9 nella mappa qui sotto) e poi al punto "Kilo" in 45N, 16W (rif. K).
  Tra il 1948 e il 1952 assicurano il servizio tre fregate della Marina Militare: Mermoz, Leverrier e Lebrix (una quarta, la Laplace, affondò nel 1950). Nel 1952 è la società Delmas Vieljeux che arma queste NMS, essendo gli equipaggi militari trasferiti in Estremo Oriente.
  Nel 1959 queste tre vecchie fregate (acquistate alla Marina statunitense) sono sostituite dalle "France 1" e "France 2", che occupano il punto Alfa, Julliet o Kilo dal 1959 al 1974, e poi il punto "Romeo" dal 1974 al 1985.
  I sondaggi PTU erano di solito effettuati alle ore 00 e 12Z e completati con "radiovento" (windsondes) alle 06 e 18Z. Un RADAR di tipo RAFIX, la cui antenna è fissata su una piattaforma stabilizzata per neutralizzare i movimenti della nave, seguiva le sonde per calcolare la velocità del vento. Il riflettore radar utilizzato è del tipo descritto in questa pagina (F). I documenti filmati che sono stati conservati (vedi sezione Fonti e documenti) mostrano spesso radiosonde Kew Mk2 (F), facilmente riconoscibili.
  Nel 1970, il numero di punti serviti diminuisce, le navi statunitensi rientrano definitivamente in porto nel 1974, seguite dalle canadesi, inglesi ed olandesi.
Il 1985 segna la fine dell'era delle NMS francesi, il "France 1" raggiunge il Museo Marittimo de La Rochelle nel 1988, dove la sua visita è ancora un grande momento per tutti.
  Nel 2009, il Polarfront, nave meteo Norvegese che effettuava ancora quattro sondaggi al giorno durante i suoi viaggi, cessa la sua attività.

 
Riferimenti alfabetici: dalla A alla R: i punti di stazionamento tra il 1945 e il 1985
Riferimenti numerici: posizioni del "Carimaré" nel 1937 (7) 1938 (8) e 1939 (9). 
    Questa bella foto del "Francia 1" presso il Museo Marittimo de La Rochelle è presa da Wikipédia-Commons.


Radiosondaggi al largo nel 2014

  Le misurazioni effettuate prima del 1985 dalle navi stazionarie meteo sono ora fornite da una varietà di modi: navi mercantili (SOV), aerei (AMDAR), boe fisse e alla deriva, satelliti... Tuttavia, i radiosondaggi non sono scomparsi e sembra che rimarranno necessari per qualche tempo ma non sono più realizzati da postazioni fisse, poiché i programmi di calcolo effettuati dai grandi computer si avvalgono dei dati dei radiosondaggi effettuati in luoghi diversi e in ore scalate.
  Dalla metà degli anni 1980, il programma ASAP dell'Eumetnet coordina e ottimizza i sondaggi effettuati da alcune imbarcazioni che utilizzano linee regolari tra l'Europa da un lato, il Nord America e i Caraibi dall'altro. Queste navi sono in gran parte dotate di lanciatore semiautomatico di radiosonde del formato di un container da 20 piedi (6m) o dieci piedi (3m); uno dei membri dell'equipaggio è formato per svolgere in parallelo sia il lavoro di radiosondaggio che le mansioni ordinarie. Il lanciatore può essere facilmente installato o depositato sul ponte della nave che lo ospita e non richiede che l'alimentazione elettrica per il suo funzionamento.
  Oltre alle sonde regolari ASAP, non è raro catturare dal continente europeo i segnali di radiosonde rilasciate da navi di ricerca, per studi speciali, da navi militari della Royal Navy o dalla Marina francese (il "Monge", per esempio).
  Sulla piattaforma petrolifera Ekofisk situata alle coordinate 56.54N / 3.20E nel Mare del Nord, sono effettuati ogni giorno due radiosondaggi, alle ore 00Z e 12Z.


Fonti e documenti

Radiosondages sur le Carimaré di R. BUREAU et A. PERLAT in L'aéronautique - aprile 1938
La Liaison aérienne de l'Atlantique Nord in "Le Matin" del 13/08/1937
Un siècle de navires scientifiques français di Bernard ESTIVAL - Editions du Gerfaut / Ifremer 2003
Ocean Weather Ships sul sito de l'USCG
Témoignages de marins ayant servi sur NMS
The Automated Shipboard Aerological Programme (ASAP) website
Historique des Radars Météorologiques di Michel BEAU in Arc-en-Ciel n° 168 - 2002
La mappa è stata realizzata con l'aiuto del Géoportail dell'IGN


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